Sapevi che è possibile riciclare carta e cartone più del triplo delle volte che si pensava fino a ora: da 7 a 25 ricicli.
Carta, cartone e cartoncino hanno di gran lunga il più alto tasso di riciclaggio di tutti i materiali di imballaggio, toccando punte dell’85% nel 2019. Il metallo è al secondo posto con l’81%, il vetro al 76%, la plastica molto più indietro con solo il 40%. Sono i numeri pubblicati dall’Eurostat.
L’imballaggio in cartone è preferito dai consumatori attenti all’ambiente e alla sostenibilità ecologica che scelgono sempre più con attenzione materiali di imballaggio a salvaguardia della Natura.
I vantaggi degli imballaggi a base di fibre consistono nell’uso di fibre naturali rinnovabili, ottenute da materie prime sostenibili come scivolature o scarti alimentari e possono essere recuperati dal flusso di rifiuti dopo l’uso. Più lo stesso imballaggio può essere riciclato, tanto più positivo è il suo impatto sull’ambiente”.
Ovviamente in piena considerazione ecologica il fatto che sono totalmente biodegradabili, rientrando perfettamente in un processo comunemente definito “riciclo organico”
Avete mai sentito parlare di carta prodotta da scarti alimentari? In pieno trend ecologico, il recupero dello scarto diventa protagonista anche nel settore della cartotecnica.
A realizzare il connubio tra cibo e carta è Bio’s, che con la linea AQVA ha dato vita a una svolta nell’uso del packaging secondario, utilizzando carte ecologiche prodotte dai residui dell’industria agro-alimentare.
Gli scarti di frutta come agrumi, uva, ciliegie,kiwi, o ancora legumi, lavanda, mais, olive, caffè, nocciole e mandorle, costituiscono le materie prime 100% naturali che vengono riutilizzate per la produzione della carta.
Nel pieno rispetto di una scelta dettata fin dall’inizio della produzione delle linee cosmetiche ad un processo di minor impatto ambientale ed ecologico in ogni suo aspetto.
L’utilizzo degli scarti permette di risparmiare il 15% di cellulosa proveniente da un albero e di ridurre del 20% le emissioni di gas serra (carbon footprint). L’intero ciclo produttivo utilizza il 100% di energia verde da fonti rinnovabili.
Dalla collaborazione con agricoltori della Tuscia, Bio’s produce cosmetici biologici certificati utilizzando astucci e packaging secondari provenienti da scarti alimentari che si trasformano in concime se interrati una volta interrati in vasi o giardini.